In ogni caso, nella sua carriera ha lavorato molto sui rudimenti (che lui chiama “tools” ovvero attrezzi) fra mani e piedi; quindi, durante un solo o una clinic, lui improvvisa degli ostinato che di per se potrebbero essere molto simili fra loro, ma orchestrandoli in maniera diversa risultano alla fine sempre freschi e diversi.
Ci fornisce a tal proposito un prezioso esempio sul suo vasto set.
Prima di tutto ci indica l'ostinato nella sua meccanica suonandolo esclusivamente fra il primo tom e la cassa come da trascrizione qui sotto.
Successivamente orchestra lo stesso ostinato spostandosi con la mano destra su tre dei suoi rack tom ottenendo il seguente risultato.
Una volta interiorizzato questo ostinato suonato con mano destra sui tom e i due pedali (doppia cassa nel caso di Phillips) con la mano sinistra siamo liberi di suonarci sopra una linea ritmico-melodica a nostro piacimento su altre parti del set.
Nel caso specifico Phillips sceglie di suonare sugli octoban un figurato di terzina in quattro ottenendo quanto trascritto sotto.
Una volta trovata la coordinazione per eseguire questa parte, possiamo ricominciare a seguire i tre passi descritti sopra invertendo le mani, ottenendo così con lo stesso ostinato suoni completamente diversi. Infatti Phillips va a eseguire la stessa identica parte ma suonando l'ostinato sugli octoban e la terzina in quattro sui tom. Il risultato è sorprendente quando alterna i due pattern finali nella stessa frase.
Siate creativi e mettetevi in discussione e otterrete sempre il meglio da voi stessi!
Alla prossima lezione con Simon Phillips!