Molti che mi conoscono sanno che sono circa 4 anni che lavoro a Dubai, 3 in pianta stabile; in questa specie di circo lavorano tantissimi filippini ed anche l'azienda per cui lavoro non fa eccezione... Il tifone che ha devastato l'isola di Leyte ha colpito anche Ryan, uno dei miei ragazzi: la sua famiglia è riuscita a salvarsi (3 figlie, moglie, padre e 2 fratelli) ma ha letteralmente perso tutto...la sua casa è stata spazzata via, sono rimaste in piedi solo le 4 mura in una città ormai colpita a morte, anche se avesse di che ricostruire la casa intorno non esiste più nulla: tutte le infrastrutture di base sono state spazzate via, l'acqua ritirandosi lascia alle sue spalle detriti, alberi e cadaveri...non c'è più nulla. Tempo fa, quando c'è stato il terremoto in Emilia mia madre che vive nella nostra casa nella bassa padana, vicino a Lodi, mi ha detto che si erano sentite le scosse ed in quel momento un terrore irrefrenabile mi ha attanagliato: l'idea di perdere la mia famiglia, la mia casa, tutto quello per il quale ho lavorato e combattuto è un'idea che mi fa ancora più paura della morte. In questo momento Ryan è con me: non ha idea di cosa gli presenta il futuro, uno dei suoi fratelli che vive in un'altra isola distante 1 ora di aereo, 12 di macchina, sta cercando di fare in modo che la famiglia dello sfortunato fratello venga a casa sua ma è per il momento impossibile perchè non è possibile muoversi....intanto i familiari di Ryan al momento hanno solo i vestiti con i quali sono riusciti a fuggire e devono sopravvivere con le loro sole forze. E Ryan è qui con me: sono quasi le due di notte e dobbiamo iniziare un allestimento, siamo in ritardo perchè la sala che dobbiamo allestire non è ancora pronta....sono impressionato dalla forza d'animo ed anche da questo spirito un po' fatalista di questo ragazzo, mi raccontava tutto con un sorriso amaro ma comunque sereno...ha perso tutto ciò che aveva ma i suoi sono vivi e quindi la vita continua...che dirti Ryan? ti ammiro, io non ce la farei ad avere questa tua serenità un po' rassegnata che fa sì che comunque tu sia qui con me a lavorare, non riesco ad immaginare come mi comporterei nella tua situazione, è una cosa che mi fa troppa paura per pensarci.
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