di davidemangano [user #37413] - pubblicato il 05 giugno 2013 ore 08:30
Iniziamo a parlare di chitarra ritmica funk. Per farlo, mettiamo una volta per tutte ordine sui concetti di durata delle delle note, divisione ritmica e lavoro di pennata della mano destra. Tra teoria, esercizi ed esempi pratici.
Iniziamo a parlare di chitarra ritmica funk. Per farlo, mettiamo una volta per tutte ordine sui concetti di durata delle delle note, divisione ritmica e lavoro di pennata della mano destra. Tra teoria, esercizi ed esempi pratici.
Affrontiamo la chitarra ritmica e la pennata alternata in sedicesimi e scopriamo il percorso più semplice, sicuro e ordinato per dare forma al nostro accompagnamento.
La scansione ritmica di un brano musicale avviene per mezzo di simboli detti valori o figure musicali. In parole povere la forma con cui una nota è disegnata ne determina la durata; così come la posizione che occupa sul pentagramma ne rivela l’altezza. Disponiamo di sette figure per indicare sette diverse durate del suono e di altre sette per indicare sette diversi silenzi
Il tempo musicale è un tempo relativo. Vale a dire che ciascuna figura non rappresenta una quantità fissa e determinata, ma va interpretata in relazione alle altre. Se, per esempio, associamo alla semiminima il valore 1, la minima varrà 2, la semibreve 4, la croma 1/2 e così via. Ugualmente se la semiminima valesse 12, la minima varrebbe 24, la croma 6, la semicroma 3 e così via. A partire dalla semibreve, ogni figura vale metà di quella che la precede. Dal nostro punto di vista, al dimezzarsi del valore raddoppierà la velocità di esecuzione o, in altre parole, la quantità di note nella stessa unità di tempo
L’esecuzione di una ritmica in sedicesimi consiste nel conferire diversa rilevanza, suono e intensità a sedici pennate corrispondenti alle sedici note che compongono una battuta divisa in semicrome. Ecco come dalla classica scansione dei quattro movimenti “one two three four” si arriva a ottenere quella sequenza uniforme di sedici pennate alternate che ci consentirà di modellare forme ritmiche diverse, semplicemente spostando i tasselli che le compongono.
In sintesi: prendiamo una battuta, in genere 4/4 e vi ritroveremo quattro movimenti in battere.
Eseguiamo ogni movimento con una pennata verso il basso.
Se nel tempo di un movimento faremo seguire alla pennata in giù una pennata in sù che lo divida esattamente in due, i quattro movimenti iniziali risulteranno divisi in otto sotto-movimenti di un ottavo ciascuno secondo l’alternanza “battere/pennata in giù – levare/pennata in su”.
Per motivi che si chiariranno immediatamente, eseguiamo gli 8/8 alternati di ciascuna battuta anche utilizzando la sola pennata in giù.
Eccoci ad un passo dai sedicesimi: a ogni pennata in giù facciamone seguire una in sù che divida l’ottavo esattamente a metà
Il risultato: quattro movimenti, ciascuno dei quali diviso in quattro per un totale di 16 pennate a battuta. Stabiliamo una regola provvisoria destinata in futuro a essere smentita ma che in questa fase andrà bene così: l’alternanza della pennata è determinata dalla figura più piccola presente all’interno della cellula ritmica.
Per esempio: se una cellula ritmica è composta da quarti, ottavi e sedicesimi, i sedicesimi, in quanto più piccoli, andranno alternati, gli ottavi e i quarti verranno eseguiti con la sola pennata in giù.
In generale: le piccole si alternano, le grandi tutte in giù. Suggerisco una prova del nove. Si faccia il percorso al contrario ovvero sedicesimi alternati, ottavi e infine quarti. Quindi: Funky!
Ripercorriamo quanto descritto finora mettendolo in pratica con un accordo di E.
Partiamo con quattro movimenti in battere eseguiti con quattro pennate in giù.
Ora passiamo a quattro movimenti battere/levare per un totale di otto pennate alternate
Convertiamo i quattro movimenti di e battere/levare tutti con la pennata in giù
Infine trasformiamo i movimenti in 4 quartine di semicrome per un totale di sedici pennate alternate
Adesso abbiamo la nostra tela. Cominciamo ad abbozzare qualche figura. Un metodo immediato per creare delle forme ritmiche senza interrompere la scansione delle pennate è quello di ottenere note piene o stoppate, semplicemente aumentando la pressione delle dita della mano sinistra sulle corde o diminuendo fino a eseguire delle ghost notes!
Nell’esempio che segue la prima pennata in battere di ogni quartina corrisponderà ad un suono pieno, mentre per le tre pennate successive la mano sinistra diminuirà la pressione sulle corde, producendo tre suoni stoppati
Nella prossima lezione vedremo come distribuire in modi diversi note piene e note stoppate, così da ottenere differenti figure ritmiche. Buon lavoro!