di Martinez53 [user #23272] - pubblicato il 12 gennaio 2013 ore 12:01
Si fa un gran parlare di adozione per le coppie gay, argomento che solleva un mare di parole. Ma io mi chiedo cosa voglia dire veramente? Io so che la legge prevede che, quando un bambino viene dichiarato adottabile, le istituzioni devono lavorare nell’esclusivo interesse del minore, il che vuol dire trovargli in tempi rapidi una famiglia in grado di offrirgli tutto quello che non ha avuto da quella d’origine, per la cronaca nel’elenco delle cose e nelle caratteristiche da offrire non c’è necessariamente il danaro. In tutto questo va considerato che il minore viene dichiarato adottabile esclusivamente a fronte di una situazione di grave disagio, provata e dimostrata, il che non deve essere confuso coi servizi ad effetto dei vari tiggì, dove le situazioni vengono presentate con frasi e situazioni ad effetto buone per l’auditel, ma che in realtà non tengono mai conto delle ragioni dei giudici i quali non possono, per legge andare in TV a spiegare e magari difendere le motivazioni che li hanno spinti alle loro difficili decisioni. Un giudice del tribunale dei minori non toglierà mai ad una famiglia un figlio per divertimento, o cattiveria, ma solo se ci sono gravissime e più che certe situazioni di disagio. Quindi un minore dichiarato adottabile è sopratutto un bambino molto sfortunato e, di conseguenza, le istituzioni hanno l’obbligo tassativo di cercargli una nuova famiglia con tutte le caratteristiche, qualità e doti di idoneità necessarie a soddisfare i bisogni del minore. Insomma, visto che questo bambino è gia stato così sfortunato e penalizzato dalla vita, ha tutto il diritto di vivere in una famiglia nuova e soprattutto normale. Si ma cosa si intende per famiglia normale? Io qui vado, non lo nego, in confusione. Per famiglia normale si intende un nucleo composto da un padre e una madre? O due madri? O due padri? O un solo padre? O una sola madre? Io credo che in fondo, per famiglia normale si intenda qualunque combinazione di genitori purchè in grado di offrire amore. D'altronde molte famiglie nascono “normali” e poi uno dei due coniugi per vari motivi viene a mancare con la conseguenza che i figli vengono cresciuti da un solo genitore. Davanti a questo fatto cadrebbe il divieto di adottare ai single… Però il mio dubbio nasce da tutt’altra parte, perchè leggendo di coppie gay e single che lamentano l’impossibilità di adottare, mi chiedo questo: è certamente un fatto che il desiderio di maternità o paternità sia presente più o meno in larga parte in ogniuno di noi, senza distinzioni di sesso o tendenze sessali, però per molte coppie gay, senza distinzione di accoppiamento di genere, e single magari famosi io non riesco a capire fino a che punto le loro battaglie, condotte con tanto accanimento per ottenere l’idoneità all’adozione nascano dal legittimo bisogno di diventare genitori o, invece, siano la diretta conseguenza del desiderio di dimostrare al mondo intero, che la loro situazione ha finalmente conquistato lo status di normalità.