di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 16 febbraio 2012 ore 21:59
25 anni fa , un commosso Pippo Baudo , dal palco dell'Ariston , rivolgeva l'ultimo saluto a Claudio Pica , alias Claudio Villa ma conosciuto anche come il reuccio.Di modeste origini , visse la sua giovinezza nella trastevere più verace , trovando nella sua voce la via di fuga dall'anonimato e dalla povertà.Una voce d'altri tempi , potente ma educata , che però restò per sempre troppo legata a un mondo che andava scomparendo travolto dagli anni delle contestazioni,degli ideali , delle novità.Forse nessun artista era più "odiato" di lui dalla mia generazione , era il simbolo del contrasto generazionale ,padri contro figli , il vecchio e il nuovo ....ricordo ora con un sorriso malinconico gli scambi di punti di vista in famiglia , con alla fine anche mio padre (suo estimatore ) poco convinto nella sua strenua difesa,rimaneva mia nonna ,ultimo baluardo Villiano , contro i rokes e i capelloni che tanto amavo.Ora , con il senno di poi e con quel poco di esperienza che il tempo regala , mi rendo conto che Claudio Villa non poteva cambiare , non poteva adeguarsi ne assoggettarsi alle mode e agli stili.Lui era il bel canto , la melodia vecchio stampo , la fotografia di un Italia che non c'era più ,soppiantata dalle minigonne (che peraltro apprezzava....) , dalle chitarre elettriche , dal consumismo e dal benessere effimero.Le sue chitarre restavano queste......