di redazione [user #116] - pubblicato il 06 ottobre 2015 ore 17:00
Accogliamo sempre con piacere e una certa curiosità i lavori dei nostri lettori.
Così, abbiamo ascoltato volentieri il lavoro degli Stormwolf band metal capitanata da Francesco Natale, un metallaro verace di quelli che non ne fanno più.
Swordwind, è il disco d'esordio della band di Francesco ed è una spremuta di sano e genuino heavy metal, con radici salde che affondano nell’hard rock e strizzano l’occhio a Van Halen, Judas Priest, Loudness, Dokken ma anche a cose più ruffiane alla Motley Crue.
Gli Stormwolf ci danno dentro che è un piacere: per tutta la durata del lavoro, si respira la sana voglia di divertirsi suonando, a tutto volume, esattamente ed esclusivamente quello che gli garba. Per questo, dalle cavalcate di doppia cassa, alle melodie delle voce passando per i muri di chitarra, il tempo in questo disco sembra essersi fermato negli anni ’80, periodo evidentemente caro a Francesco anche a giudicare dal suo gear: una Kramer Baretta con Seymour Duncan Invader al ponte sparata in un Ada Mp 1; il meglio di Van Halen, Kirk Hammet e Paul Gilbert in un colpo solo! Francesco fa un lavoro notevole con le chitarre che sono - diciamolo - il fiore all’occhiello di questo disco: in ogni assolo suda sette camice e si concede senza riserve con svisate che sono fuochi d’artificio: fischi, tapping, plettrate, leva…che arroganza e che energia: bene così!