di eriktulissio [user #28153] - pubblicato il 12 giugno 2015 ore 12:00
Prima lezione con uno dei più innovativi e rispettati batteristi del pianeta. Aaron Spears ci insegna a suonare il groove di "Confession" di Usher. Questo groove nasce come rilettura sulla batteria di un portamento originariamente pensato alla drum machine. Un entusiasmante - e disarmante - campionario di variazioni e abbellimenti in trentaduesimi suonati sul charleston.
Aaron Spears ha raggiunto la celebrità e si è imposto all’attenzione del grande pubblico grazie al suo lavoro come batterista di Usher, una delle più grandi icone americane dell' R&B.
Come sappiamo le produzioni discografiche di questo genere sono fortemente caratterizzate dall'uso di drum machine, le cui parti vengono poi riarrangiate se non addirittura reinventate e ricostruite dai batteristi per i live show.
Così abbiamo chiesto ad Aaron Spears di insegnarci un groove che, partito elettronico, lui si è divertito a ricreare per suonarlo dal vivo.
Spears ha scelto di suonarci il groove del brano di Usher “Confessions”, title track del quarto album dell'artista americano.
Oartiamo dall’ascolto dell’originale, con la versione dell’album.
Ora affianchiamoci la trascrizione della versione che Speard ha suonato per noi nel video.
La prima cosa che balza all’orecchio è che le variazioni apportate da Aaron Spears apporta sono prevalentemente strutturate sul charleston.
Tali variazioni sono sia l'inserimento di abbellimenti in trentaduesimi, sia costanti cambiamenti della loro diteggiatura che fanno suonare i trentaduesimi dinamicamente differenti su ogni battuta.
Sulle prime quattro misure Spears suona il pattern come sul disco, mantenendo il charleston sul quarto sedicesimo di ogni movimento. C’è un’eccezione rappresentata dall’ultimo quarto della seconda e quarta battuta dove al posto del secondo e terzo sedicesimo, Aaron inserisce quattro trentaduesimi. Questa sequenza di note è suonata con la diteggiatura DDSDS.
A partire dalla quinta misura il charleston suona su tutti i sedicesimi e viene accentato sul quarto sedicesimo di ogni movimento, in modo da mantenere intatta la sensazione della pulsazione iniziale.
Da qui fino alla fine del pattern, i trentaduesimi e il sedicesimo che li segue vengono suonati a volte con la diteggiatura DDSDS, a volte con DDSDD e altre volte ancora alternati, quindi con DSDSD.
Provate a eseguire questa partitura molto lentamente con l'aiuto del metronomo per cercare di trovare la giusta precisione nel suono degli accenti e nelle varie diteggiature: vi accorgerete che anche suonato lento questo groove è davvero una bomba!
Buon divertimento e alla prossima chicca di Aaron Spears.