Il governo dei prof probabilmente, forse, chissà, si vedrà, caso mai… pensa a una legge che provvederà ad accorpare le festività in modo tale che non ci saranno più giorni di ferie sparsi qua e la durante l’anno, non più ponti, ponticelli e passerelle nei fine settimana e, tutto questo per guadagnare un punto di PIL, parola di Polillo… Et voilà l’ideona!!! Ora non è importante la notizia in se, quanto l’ambiente culturale da cui scaturisce. Forse lor signori professori governanti non sanno, magari perché ignorano come funziona il mondo del lavoro che di gente che ha ancora voglia di fare festa ce n’è ben poca, proprio perché di gente che ha un lavoro a tempo indeterminato quindi regolato da contratto aziendale e quindi con diritto di ferie ce n’è rimasta pochissima… Le grandi aziende del nord viaggiano a cassa integrazione continua, c’è gente che è costantemente in ferie ehhhhmmmm cassa integrazione e che di stare a casa proprio non ne può più!!! C’è chi è costantemente in ferie 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno perché un lavoro guarda caso non ce l’ha!!! Poi c’è chi il lavoro ce l’ha ma di mettersi in ferie proprio non ci pensa per la paura di perderlo, e poi ci sono i lavoratori del pubblico impiego, probabilmente gli unici lavoratori che il governo dei prof, proprio perché prof conoscono. Ma se è indiscutibile che il pubblico impiego necessiti di qualche oggiustamento è vero che il pubblico impiego non è l’unico lavoro esistente in Italia. Qualcuno dovrebbe dirlo a Monti… Io, nel mio piccolo ho un sogno: avere un presidente del consiglio che prima d’entrare in politica abbia fatto l’elettricista proprio come Lech Walesa, o il meccanico, magari l’elettrauto, o sennò l’impiegato tecnico in qualche azienda oppure l’operaio metalmeccanico, il programmatore, l’assicuratore, il macellaio, salumiere, panettiere, ciabattino, lattoniere, giardiniere insomma in una parola vorrei un presidente del consiglio che prima di fare il presidente del consiglio sia stato un lavoratore, uno che abbia bollato la cartolina, preso un salario, insomma uno che sappia cos’è e come funziona il mondo del lavoro.
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