Circa 4 anni fa un mio amico (che non smetterò mai di ringraziare) mi parlò di un gruppo che amava molto e di cui studiava i pezzi. Conoscendo il mio amico immaginavo che si trattasse di un gruppo metal, però non avrei mai potuto sapere quello che mi sarebbe accaduto. Un giorno mi diede delle loro canzoni e delle tablature da imparare con la tastiera. Tornai a casa, inserii la penna USB e copiai il tutto sul mio vecchio pc. Iniziai a sfogliare un pò i titoli delle canzoni e ne scelsi una da ascoltare, per farmi un'idea, che non credevo potesse essere poi molto positiva, visto che in quei periodi ascoltavo quella musica di poco valore che proponevano le radio. Scelsi un pezzo che si intitolava "These Walls" perchè mi piaceva il titolo e mi evocava immagini strane in testa. Cliccai sull'icona e il pezzo partì. Un attimo di silenzio e gradualmente si iniziò a sentire qualcosa. Mi sembrava molto strano. Era come un rumore di una moto che pian piano aumentavai. Stranamente mi stavo incuriosendo, perchè abituato alle solite canzonette melodiche che iniziavano subito, in questa si stava facendo attendere la melodia e quindi ero curioso di ascoltarla. Tutto d'untratto dopo una breve intro di chitarra esplose tutto!! Tutti gli strumenti iniziarono a suonare. Un longo brivido mi percorse tutto il corpo e come magicamente sentii dentro di me scorrere quella musica. MI ERO INNAMORATO. Mi ero innamorato di quella musica, forse rumorosa, ma allo stesso tempo melodica, a volte dissonante e ricca di strani suoni mai sentiti fino ad allora. Una musica cattiva e dolce allo stesso tempo che risvegliava dentro me un'infinità di emozioni e che sapeva come coccolarmi in qualsiasi momento, consolarmi quando ne avevo (e ne ho) bisogno e darmi forza e coraggio quando dovevo affrontare qualche dura lezione di vita. Con il tempo imparari a conosce i loro pezzi, a viverli uno ad uno, e a cogliere ogni singola sfumatura, ogni singola nota, ogni singolo ritmo, imparai a sentire l'odore di quel suono, che credo essere il più completo al mondo, e tutto ciò che loro e la loro musica volevano trasmettermi. E così sono arrivato a settembre dell'anno scorso quando sono venuto a sapere che Mike avrebbe lasciato la band per prendersi una pausa e provare nuovi progetti. Il dolore del suo abbandono pervase certamente John, James, Jordan e John ma anche me, che in tutti quegli anni avevo ascoltato, restando ogni volta stupefatto, quel grande batterista che è Mike Portnoy e la sua grande e importante presenza nei Dream Theater. Quel genio perverso che creava ritmiche assurde, spettacolari, difficilissime, caratteristiche di tempi dispari, ma che non stonavano mai all'interno dei pezzi, anzi enfatizzavano l'essenza stessa del brano. Quel genio che durante i live sapeva ammutolire il suo pubblico per farlo esplodere all'ultimo colpo assestato sulla sua "donna". Tutti siamo rimasti molto rattristati dal suo abbandono, ma i Dream Theater non potevano finire così, dovevano continuare a sfornare tutta la loro voglia di scrivere musica di altissimo livello tecnico e emotivo. Quindi coraggiosamente decisero di fare dei provini per cercare un sostituto degno del grande Portnoy, che potesse essere valido nei live, in studio e come mente creativa. A fine aprile a pochi mesi dell'inizio del Promotion tour per "A Dramatic Turn Of Events", nel sito ufficiale dei Dream Theater comparve il tanto blasonato video, pubblicizzato tempo prima dalla roadrunner records (e di cui dovrebbe uscire un DVD prossimamente). Era solo il primo di tre video in cui i Dream facevano dei provini ad alcuni dei più grandi batteristi del mondo. Proprio nel primo video, proprio il primo provino, era stato fatto a quello che sarebbe poi diventato il loro batterista: Mike Mangini. Nei giorni successivi vennero pubblicati gli altri video, in cui il regista aveva fatto già trapelare l'idea che il PRESCELTO fosse Mangini con varie inquadrature e rifacimenti al grande batterista, che aveva già militato in progetti di grandi nomi come Steve Vai, anche se tra i fans il suo nome era già stato fatto da tempo. Trovato quindi il sostituto non restava altro che chiudersi in studio per registrare i nuovi capolavori che sarebbero stati scelti per formare il nuovo Album, prima dell'inizio del tuor che avrebbe avuto come tappa Roma, capitale italiana, capitale di quel paese probabilmente molto amato dal quintetto vista anche la trattazione del brano "The Count Of Tuscany". La data era stata fissata per il 4 luglio, e il giorno seguente avrebbero fatto tappa a Villa Franca di Verona. Non appena seppi la conferma della data italia la mia emozione non fece altro che aumentare di giorno in giorno. Purtroppo sapevo di avere un piccolo sassolino nella scarpa: l'esame di Stato. Il sassolino non riguardava tanto il fatto che dovessi studiare e impegnarmi per passare al meglio l'esame, quanto il fatto che l'esame si sarebbe potuto protrarre fino alla metà di luglio e che quindi non avrei potuto assistere al loro Big Concert. Il Fato ha voluto che, dopo aver sofferto fino al 24 giugno, giorno successivo alla seconda prova scritta, senza poter sapere l'ordine dell'elenco per i colloqui, finalmente la lista era stata stilata e messa in bacheca, quando a metà mattinata arrivò un messaggio di un mio amico in cui c'era scritto "Sei l'ultimo del secondo giorno e i colloqui iniziano il 30". La mia gioia esplose!!! Presi subito il telefono per contattare gli amici, anche loro maturandi, con cui avevo deciso di intraprendere questa avventura. Non ci fu neanche bisogno di lunghi discorsi per raggiungere la decisione: CI SAREMMO DOVUTI ESSERE. Così l'unico tra di noi che non aveva l'impegno dell'esame perchè già passato lo scorso anno si prese l'incarico di fare le varie prenotazioni dei biglietti del concerto e dell'autobus. Saremmo stati costretti ad affrontare un'intera giornata svegli ma non ci interessava nulla, per il nostro gruppo preferito avremmo fatto molto di più!!! Il mio amico prenotò i biglietti del concerto on line e io sarei dovuto andare a ritirare quelli dell'autobus alla sede in paese. La mattina prima del mio colloquio appprofittai del fatto che sarei andato a vedere come si svolgevano gli orali per prendere i 4 biglietti andata/ritorno dell'autobus. Alle 9:30 circa la mia missione era compiuta. Ora non restava che affrontare il colloquio e attendere l'arrivo del grande giorno. Toltomi il peso dell'orale la curiosità di ascoltare il nuovo singolo era forte. Tornato a casa dopo la grande performance a scuola in cui avevo presentato la mia tesina su Jimi Hendrix e la sua critica alla società, accesi subito il computer e andai sul sito della road runner dove mi aspettava a braccia aperte il nuovo singolo. Lo ascoltai e notai subito il tocco diverso di Mangini, ma che comunque restava ad altissimi livelli. Apprezzai senza timore questo nuovo brano, forse meno tecnico dei vecchi ma che comunque lasciava trapelare quella meravigliosa vena prog che ha questo grande gruppo. Ed eccoci arrivati finalmente alla sera prima del concerto. Sono rimasto a casa nella speranza di andare a letto presto e poter accumulare energie per la lunga e faticosa giornata successiva ma non è stato così. Non ho potuto fare a meno di fare le ore piccole per la mancanza di sonno dovuta all'impazienza. La mattina mi sono svegliato alle 6 per lo stesso motivo e mi sono potuto preparare con calma per la partenza. Ore 8:55 i miei amici mi passano a prendere e ci apprestiamo all'autobus. Arrivati in largo anticipo abbiamo aspettato la partenza alle 9:40 seduti e facendo molta commedia :) ore 13 circa scendiamo alla stazione Tiburtina e prendiamo la metro per Termini da cui avremmo poi dovuto prendere il treno per Capannelle. Piccola pausa per rifocillarci e alle 16:25 eravamo scesi alla stazione di Capannelle. Ci siamo aggregati ad altri ragazzi che andavano al concerto e con la mente e lo sguardo rivolti verso il luogo dell'avvenimento ci siamo ritrovati dun tratto a fare la fila per entrare dopo aver preso i biglietti già prenotati. Ore 19 circa salgono sul palco gli Anathema. Gruppo che mostra subito tonalità ambient/metal che cerco di apprezzare al meglio senza togliermi però di mente quello che sarebbe successo a breve. Li seguono i Gamma Ray che dimostrano la loro grande bravura metal. Il tutto passa nell'attesa del cuore della serata e infatti si nota facilmente che tutti gli spettatori sono un pò spenti e con le menti a Loro. Conclusasi anche l'esibizione dei Gamma Ray i tecnici iniziano a smontare la strumentazione superflua e fanno il sound check velocissimo degli strumenti dei Dream per impostare i volumi. Dopo un attimo di silenzio si innalza potente una sinfonia molto cupa, pesante, spaziale e futuristica nella notte romana. Le luci si spengono. Il cuore sale in gola. L'attesa incalza e si stringe al cuore. Intanto il tema musicale diventa sempre più forte e insistente. Sembra dirci "ecco ancora qualche istante e li vedrete, vedrete i signori del tempo e della vita, i signori che regnano incontrastati sul mondo della musica". Raggiunto il picco di intensità del tema musicale, d'un tratto spiccano l'intreccio di tastiere e chitarra che preannunciano che il primo pezzo sarà "Under A Glass Moon". L'esplosione generale del pubblico è incontenibile. L'attesa di interi mesi ripagata in un istante, in un micromillessimo di secondo, in una nota. Tutto il concerto è passato in un estasi generale. Un orgasmo puro. Già dopo le prime 3 canzoni non avevo più la voce per il troppo urlare ma non mi importava ho continuato a cantare a squarciagola fino alla fine, fino a che Loro non hanno smesso di suonare e tutto il mio sogno si è concluso. Una sensazione indescrivibile, perciò non vorrei sminimizzare le mie sensazioni con parole che potrebbero essere non adatte. Riesco solo a dire che ho saziato la mia anima con Quell concerto!!!
Dream Theater forever