di Leon Ravasi [user #4] - pubblicato il 29 agosto 2004 ore 16:12
E' un disco (quasi) d'esordio. Ed è un autoprodotto. Ma non c'è da storcere il naso. Vale molto di più: anzi, vale molto. I Fragil Vida, band emiliana (di Finale di Modena) che conferma che in provincia c'è buona aria per la musica, affrontano l'argomento disco da vecchi professionisti del vinile e il risultato è un album di una maturità sconcertante. Su una base in bilico tra jazz leggero, reminiscenze popolari e spunti progressive, lasciando un ampio spazio alle voci recitanti, il gruppo fiorentino mette in scena uno spettacolo pirotecnico di assoluto coinvolgimento. Da non ascoltare in modo distratto. Prendetevi un attimo di tempo, alzate il volume, per seguire meglio le raffinatezze e leggetevi i testi.